della Dott.ssa Graziella Bellardini, Medico Chirurgo specialista in Endocrinologia.
Ah, una tazzina di caffè, piacevole sveglia del mattino, amica della pausa, calda e aromatica. Eppure quella piccola tazzina racchiude una serie di sostanze vicine per proprietà a farmaci veri e propri, a cominciare dalla caffeina che però rappresenta solo il 2% circa di quello che stiamo bevendo. Nel caffè sono presenti infatti varie sostanze (più di 600) che variano a seconda della tostatura e del tipo di preparazione: minerali, precursori vitaminici, ma soprattutto antiossidanti, di cui il caffè è una fonte importante.
Sono più importanti i benefici del caffè o le controindicazioni? Su questo argomento gli esperti si dividono proprio per la ricchezza e la diversità dei suoi componenti che in differenti momenti e/o in diverse psico-tipologie potranno avere effetti assolutamente diversi. Ad esempio, una o due tazzine di caffè possono provocare tachicardia e nervosismo in persone molto stressate soprattutto a digiuno, altri più tranquilli e pacifici possono berne anche dieci rimanendo calmi, altri ancora si sentiranno più energici e tonici. Ognuno dovrebbe valutare se effettivamente beneficia del caffè, perché è anche una questione di psico-fisiologia: il caffè, così come tanti altri alimenti, potrà avere effetti diversi e contrari in base a chi siamo e a come reagiamo agli stimoli. Alcune delle sostanze presenti hanno una vera e propria attività farmaco-simile, da cui deriverebbero le innumerevoli proprietà: diminuzione del rischio di ammalarsi di diabete e morbo di Parkinson, effetti benefici sulla malattia di Alzheimer. La caffeina è responsabile della stimolazione del sistema nervoso, favorisce la digestione e stimola il metabolismo. Bevuto prima dell’attività sportiva consente di disporre rapidamente dell’energia a nostra disposizione.
Tra i benefici del caffè ci sarebbe quello di aiutare a perdere peso, ma questo può accadere realmente solo in alcune condizioni, seguendo un corretto stile di vita, senza indurre stress e soprattutto se già non si è stressati in modo cronico e non gestito. Inoltre il caffè ha un basso contenuto di calorie, ed è anche un buon soppressore dell’appetito.
Scegliamo un caffè di qualità, possibilmente in grani da macinare al momento, e beviamolo liscio in tazza di vetro o ceramica. E non più di due o tre tazzine al giorno in caso di tachicardia, ansia, nervosismo, ipertensione arteriosa, febbre, allergia al nichel, gastrite, reflusso, colite, insonnia.